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Tensione Iran con il greggio in salita e tutti in attesa del vertice Trump-Liu

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Questa settimana si chiude con l’inflazione in Germania e in Spagna, i prezzi dell’import e la fiducia delle famiglie in Usa. In sospeso anche il rapporto mensile Aie sul petrolio, i discorsi di Draghi e de Guindos della Bce

Le Borse europee sono in salita grazie ai segnali positivi arrivati ieri sia sul fronte del negoziato tra Usa e Cina sia sui negoziati relativi alla Brexit, ma con un forte focus verso il Medio Oriente dopo l’esplosione di stamane su una petroliera iraniana nel Mar Rosso che, mentre tutti attendono di capire cosa sia successo, incrementa e fortifica la tensione su Teheran e sull’asse Arabia Saudita-Stati Uniti. Con la Turchia all’attacco dei Curdi, si preannuncia un fine settimana di fuoco. Nel frattempo, il prezzo del petrolio sta reagendo in salita al 2%: il Brent dicembre anche in salita sopra i 60 dollari al barile (60,4) e il Wti novembre a 54,7 dollari al barile.

Sull’azionario, in Germania, Francoforte resta la migliore e guadagna oltre l’1% agevolata dal gruppo tecnologico Sap, ma anche Parigi e Madrid non restano a guardare.

boris_johnson_brexitAnche il nostro FTSE MIB di Piazza Affari è in salita di oltre mezzo punto percentuale. In UK si rileva un momento di forza a causa della salita della sterlina e grazie a una possibile soluzione per uscire dalla crisi Brexit. Soluzione che sembra essere interessante, secondo Boris Johnson. La soluzione, discussa anche dal Premier Irlandese, affronta il tema cruciale del confine tra Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord.

L’attenzione degli investitori è invece focalizzata sul proseguimento dei discorsi tra Usa e Cina, con nuovi meeting previsti per oggi che vedranno il vicepresidente Liu He, il rappresentante Usa per il Commercio Robert Lighthizer e il Segretario del Tesoro Steven Mnuchin discutere e negoziare. Ieri Trump ha parlato di un negoziato «molto, molto buono».

A Piazza Affari, i titoli Stmicroelectronics, Cnh Industrial, sono quelli sotto osservazione, ritenuti sensibili all’andamento dei rapporti commerciali Usa-Cina, insieme anche al settore automobilistico e quello petrolifero con Tenaris, Saipem e Eni che guadagnano almeno un punto percentuale. Bene tra le banche Unicredit e Banca Pop Er.

Da sottolineare che Il Tesoro offre in asta BTP per complessivi 6,5 miliardi, a poche ore dall’annuncio di un nuovo BTP Italia.

La Borsa di Tokyo ha invece terminato l’ultima seduta della settimana in verde, quando prevale uno stato positivo sullo stesso risultato delle negoziazioni del commercio internazionale tra Cina a Stati Uniti in corso a Washington. Il Nikkei ha rilevato un rialzo dell’1,15%, a quota 21.798,87, e un guadagno di 246 punti. Sui mercati dei cambi lo yen perde sul dollaro a 108, e sull’euro poco sotto a quota 119.