Telegram a tutta forza, secondo Forbes, Telegram stesso, avrebbe messo al voto la possibilità per gli investitori della loro ICO, la possibilità di essere rimborsati.
Il grosso degli investitori di entrambi i round di finanziamento avrebbero rifiutato questa offerta per capire cosa succederà con la SEC. Nuova fase, fino al 30 di Aprile, quando Telegram dovrebbe distribuire i Token a chi ha investito, e quando gli investitori stessi, in caso di stop o problemi da parte delle autorità americane, potranno comunque avvalersi del rimborso ; questo rinvio s’è reso fondamentale a seguito dell’azione legale della SEC contro TON (acronimo di telegram open network). Questa azione legale, ha bloccato il lancio della mainnet e la distribuzione delle monete virtuali agli investitori; in base ai contratti firmati, avrebbe dovuto avvenire entro la fine di Ottobre, in caso contrario, chi ha investito avrebbe avuto diritto a un rimborso fino al 77% della somma investita.
Sembra ovvio che tutti quelli che hanno messo mano al loro portafoglio per comprare i token di TON, credendo nel progetto sin dall’inizio, capiscono che non sarebbe stato saggio rinunciare al 23% dell’investimento, il tutto per un ritardo nell’erogazione della moneta virtuale.
In ogni caso il comunicato stampa di telegram, con il quale verrà annunciata la decisione degli investitori, è atteso molto presto. Sembra comunque che le indiscrezioni che stanno circolando siano decisamente affidabili.
La prossima data da attendere, in quella che si preannuncia essere una cripto-telenovela, molto simile a quella della Brexit, è quella che vedrà Telegram in Tribunale. La date ufficiali sono il 18 e 19 febbraio. Molti appassionati di criptovalute sperano che telegram riuscirà ad ottenere una smentita da parte del tribunale, una smentita a loro favore e contro le accuse della SEC. Secondo la SEC, GRAM, è da considerarsi un Security Token.
Telegram era riuscita ad evitare di dover scegliere di registrarsi, e essere approvata dalla SEC, perché aveva offerto i suoi token, e l’investimento, a soli investitori qualificati; il problema sorge quando il token viene listato in un Exchange. A quel punto, un investitore qualificato, può vendere le sue criptovalute a chiunque. In questo modo si eviterebbero tutti gli obblighi e le regole della SEC, quando si parla di investimenti al pubblico. Quello che la SEC sta facendo, sia in merito a Telegram, che altre società, sembra essere giusto; va però considerato un fattore: ogni Vendita Privata di criptomonete ha poi, in genere, visto questi Token essere listati negli exchange e quindi andare a finire nelle mani del piccolo e medio investitore, ignaro delle insidie di questo mondo. Il tutto è in conflitto totale con regole, securities e investimenti.

Nata a Roma nel mese di Novembre, Elisabetta è del segno dello Scorpione. E si vede nel modo in cui lavora con passione, forza e sentimento. Si occupa di guide sul Trading online e, alcune volte, aiuta la redazione con le news dai mercati finanziari. Sposata e mamma di Luca e Roberta, vive oggi in Israele, a Tel Aviv.
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