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La NASA ha iniziato una ricerca indipendente sulla Blockchain di Ethereum

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La NASA, in collaborazione con l’Università di Akron, ha dato il via a un programma di ricerca indipendente. L’obiettivo è di implementre le potenzialità della Blockchain di Ethereum, per sfruttarne i vantaggi nell’ambito della navigazione spaziale.

La Blockchain: un’innovazione per vari settori scientifici

La Blockchain rappresenta una delle principali innovazioni degli ultimi anni. L’annuncio della NASA consolida la sua già importante posizione tra le rivoluzioni del XXI secolo. A rendere noti a livello pubblico questi studi è stato Jin Kockis, membro del Dipartimento di Electrical and Computer Engineering, che ha dichiarato di aver ricevuto una sovvenzione di più di 330.000 dollari.

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Ha inoltre affermato che gli obiettivi del progetto riguardano la creazione di una tecnologia in grado di permettere alle astronavi di concretizzare una maggiore efficienza quando sono in orbita. Ovviamente, la NASA si concentrerà pure sull’ottimizzazione della trasmissione dei dati.

Kockis ha sottolineato che questo programma di ricerca prenderà in considerazione l’applicazione della Blockchain di Ethereum come riferimento per sviluppare una rete decentralizzata e un’infrastruttura informatica finalizzata all’esplorazione dello spazio profondo.

Kockis, nelle interviste rilasciate dopo l’annuncio dell’ateneo statunitense, dal cui sito è partita la notizia, ha detto di essere intenzionato a sviluppare una tecnologia in grado di intercettare le minacce ambientali ed evitarle.

Secondo i primi rumors, il sistema in corso di sviluppo utilizzerà la tecnologia degli smart contracts, con lo scopo di dare vita a un veicolo spaziale in grado di muoversi schivando automaticamente i purtroppo numerosi detriti presenti nei cieli.

Kockis stesso ha spiegato che, con questa tecnologia, i veicoli spaziali saranno in grado di portare a termine un numero maggiore di compiti. Dall’Università non sono arrivate ufficializzazioni in merito ai tempi necessari per rendere realtà questa tecnologia.

Sul programma in questione si è espresso anche Thomas Kapcura, responsabile dei programmi di comunicazione del Glenn Research Center della NASA. Ha dichiarato che questa è la prima volta che il centro prende in esame le applicazioni della Blockchain, di Ethereum nello specifico, per migliorare alcuni aspetti delle comunicazioni spaziali e della navigazione dei mezzi mandati in orbita.