Più obbligazioni e meno azioni
Mercati finanziari nel 2019: siamo solo all’inizio dell’anno e l’andamento dei capitali già subisce delle variazioni; gli investitori si stanno orientando sul mercato obbligazionario, anziché su quello azionario. Ma la domanda è: tenendo in considerazione le oscillazioni così rilevanti osservate nel 2018 dove stanno andando i capitali ora? Già il 2018 era risultato abbastanza impegnativo per tutti gli asset class. Ora alla luce di un’indagine condotta dalla Epfr Global pare si sia verificato un recupero generalizzato del mercato azionario e obbligazionario.
L’analisi del Epfr Global pubblicata su diverse testate autorevoli ha evidenziato come nonostante il recupero del mercato azionario, che si è verificato in questi due primi mesi dell’anno, i fondi hanno dovuto far fronte a un clima segnato da riscatti; il risultato si è trasformato in un allontanamento dalle borse mondiali degli investitori che hanno ipotizzato prospettive di crescita meno fiorenti, mentre il mercato azionario è stato caratterizzato da un clima di sfiducia sempre più rilevante nel totalizzare vantaggi.
Mercato obbligazionario
Nei primi mesi del 2019 questi stessi vantaggi sono stati acquisiti invece dal mercato obbligazionario, con un evidente recupero dei Bond, con una ripresa di flusso in entrata di circa 16,8 miliardi di dollari. Nonostante che i mercati finanziari abbiano recuperato un po’ di terreno il rallentamento economico si è affacciato alle prospettive future.
Infatti anche l’economia della Cina di quella americana e l’economia dell’Eurozona hanno subito una frenata mentre per l’Italia si è registrata addirittura una presunta recessione tecnica; registrata al quarto trimestre del 2018.
Recessione tecnica dell’Italia che l’Istat ha reso nota tramite un comunicato stampa alla fine di gennaio, ecco uno stralcio della nota: “La sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca. E in quello dell’industria e di una sostanziale stabilità dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale. Al lordo delle scorte; e un apporto positivo della componente estera netta.”
La revisione dei mercati al ribasso, in merito alle stime sull’economia mondiale; ha spinto gli investitori a cambiare l’approccio verso il mercato azionario perché la discesa del PIL ha generato un impatto negativamente significativo sugli utili societari, e hanno abbracciato il mercato obbligazionario in virtù del fatto che beneficia di un allontanamento dalla stretta monetaria. Un giro di boa verso orizzonti più sicuri e remunerativi, palliativi alla situazione iniziale dell’anno e non troppo provvisori.
Tabella flussi di capitale
Azioni -$35,5 miliardi
Monetari +$34,3 miliardi
Obbligazioni +$16,8 miliardi
Materie prime +3,1%
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