Secondo Gary Cohn, ex Presidente di Goldman Sachs, presto il mondo avrà una criptovaluta globale che, però, non sarà il Bitcoin.
Il punto di vista di Cohn sul Bitcoin
Cohn, nel corso della sua partecipazione allo show Squawk on the Street” (CNBC), ha affermato di non essere un grande sostenitore delle criptovalute. Ha ricordato, però, di essere a favore della tecnologia blockchain.
A suo avviso, arriverà il momento in cui al mondo ci sarà una criptovaluta globale. Secondo il suo punto di vista, però, non si tratterà di Bitcoin. Le sue previsioni vedono in primo piano una criptovaluta non basata sui costi di mining e di elettricità. Le parole in questione, arrivano da una delle personalità più importanti del mondo economico americano. Cohn, infatti, si è dimesso a marzo dal ruolo di consigliere economico principale dell’amministrazione Trump.
Per comprendere meglio il suo punto di vista, ricordiamo che Bitcoin viene creato attraverso un processo di mining ad alto dispendio energetico. Tutto questo, richiede hardware speciali. La criptovaluta in questione, rappresenta la prima applicazione della tecnologia blockchain, che elimina la necessità di intermediari eterni.
Questo permette di concretizzare transazioni sicure e registrazioni con la medesima caratteristica. Secondo Cohn, la criptovaluta del futuro sarà più semplice di Bitcoin. Sempre secondo Cohn, la suddetta valuta digitale avrà comunque una tecnologia blockchain dietro. A differenza di bitcoin, però, sarà mlto più facile comprenderne i processi di creazione e le modalità di uso da parte degli utenti.
Come sa chiunque abbia una minima dimestichezza con il mondo cripto, nel 2017, gli investimenti istituzionali e l’interesse su larga scala hanno fatto salire in maniera vertiginosa i prezzi lo scorso anno. Oggi, invece, Bitcoin si aggira attorno ai 9.000 dollari.
Concludiamo ricordando che l’ex agenzia di Cohn, Goldman Sachs, è una delle poche aziende di Wall Street ad aver compiuto una deliberata incursione nel mondo cripto.
