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Fase decisiva per le criptovalute in Thailandia

Regolamentazione criptovalute e ICO
Verso la regolamentazione delle criptovalute e delle ICO in Thailandia

Lo scorso febbraio il governatore della Banca Centrale della Thailandia aveva vietato a tutte le banche del paese di investire e negoziare nelle monete digitali, oltre a partecipare e creare piattaforme per tali scambi. Recentemente però, il governo thailandese ha progettato un quadro normativo per regolare criptovalute e ICO.

Regolamentazione criptovalute e ICO
Verso la regolamentazione delle criptovalute e delle ICO in Thailandia

La scorsa settimana sono state abbozzate due leggi: una per regolarne le transazioni e una per introdurre delle imposte su questi beni.

Il presidente della Thai Fintech Association (TFA) ha dichiarato:

Le monete digitali sono nuove per tutti e nessuno le conosce perfettamente. Tutti dovrebbero avere una mentalità aperta. È essenziale avere delle regole e dei regolamenti adeguati.

Il vice primo ministro ha spiegato al governo l’importanza di emanare delle leggi per regolamentare criptovalute (come Bitcoin ed Ethereum) e ICO. L’obiettivo è quello di evitarne l’utilizzo nel contesto del “riciclaggio di denaro, elusione fiscale e criminalità”. Tutti ciò infatti, porterebbe ad un danneggiamento dei potenziali investitori e dell’economia nel suo complesso.

Legge 1: deanonymization

La prima legge è sulle attività di asset digitali. Essa richiede che tutte le transazioni, comprese quelle all’interno di digital asset exchanges, brokers and dealers, debbano ottenere la registrazione dalle autorità competenti.

In altre parole, dovranno essere condivise tutte le informazioni sulle transazioni, i nomi di acquirenti e dei venditori con l’Ufficio Antiriciclaggio e con la Securities and Exchange Commission (SEC).  La legge impone anche delle sanzioni in caso di violazione.

Legge 2: tassazione

La seconda legge riguarda l’introduzione della tassazione sulle attività digitali. Essa permetterà all’agenzia di riscossione delle imposte di imporre una tassa sui guadagni sugli investimenti e sui benefici della criptovalute. Il massimale dovrebbe essere fissato al 15%.

Esiste una legge che consente al Dipartimento delle Entrate di tassare il reddito derivato da varie attività, compresi gli investimenti in criptovaluta, tuttavia il governo ha ritenuto necessario stabilire delle linee guida chiare.

Un professore della Thammasat Business School ha dichiarato che questo tipo di tassazione è già presente negli Stati Uniti. In più, questo genererebbe benefici per lo Stato e, allo stesso tempo, preverrebbe la speculazione sulle monete digitali.

Legislazione ICO

Gli ICO sono diventati sempre più popolari in Thailandia. A febbraio, J Ventures, una sussidiaria di Jay Mart Plc, quotata alla Borsa di Thailandia (SET), è riuscita a diventare la prima compagnia del Paese a lanciare una ICO di successo.

Ora, tutti i processi relativi alle ICO sono stati sospesi a causa dell’imminente quadro normativo, il futuro della moneta non è chiaro.

A tal proposito, l’amministratore delegato di Jay Mart Plc ha dichiarato:

Personalmente, penso che bisognerebbe annunciare il quadro normativo tutto in una volta, piuttosto che gradualmente.

Ai cittadini infatti, non è dato di conoscere il quadro completo riguardante i regolamenti o le intenzioni del governo e così facendo si è generato un certo livello di incertezza.