Nonostante le numerose controversie sorte attorno al progetto, la criptovaluta El Petro, progetto venezuelano, ha recentemente ricevuto il Satoshi Nakamoto Prize. Il motivo di questo riconoscimento è legato all’eccezionale contributo allo sviluppo dell’universo Blockchain.
La cerimonia di premiazione si è svolta in Russia
La cerimonia di conferimento del premio dedicato all’anonimo fondatore di Bitcoin si è svolta in Russia. All’evento, ha presenziato l’ambasciatore venezuelano Carlos Rafael Faria Tortosa. Durante il suddetto evento, che si è svolto durante il BLOCKCHEINF-2018, sono stati premiati altri 12 progetti in diverse categorie.
I commenti dopo il premio
Il premio alla criptovaluta El Petro non ha lasciato indifferente la comunità internazionale. Il suo conferimento, rafforza l’idea che, dietro al progetto di Nicolas Maduro, avviato lo scorso febbraio, ci sia il coinvolgimento di funzionari russi.
Secondo il network televisivo latino americano Telesur, il vice ministro del commercio e dell’industria della Federazione Russa, Oleg Nikolaevich Ryazantsev, si è recato recentemente in Russia per discutere di alcuni aspetti di cooperazione tra le due nazioni, parlando anche della possibile adozione di El Petro come forma di pagamento nelle transazioni commerciali tra i due Paesi.
La proposta in merito è stata presentata da Wilmar Castro, attuale ministro dell’agricoltura del Venezuela.
Lo scoop di Time Magazine
Secondo un report di Time Magazine, il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin avrebbe segretamente aiutato la concretizzazione del progetto di El Petro. Le rivelazioni di Time Magazine hanno parlato di Denis Druzhkov e di Fyodor Bogorodsky come dei mediatori dell’iniziativa. Il primo è CEO di Zeus Trading.
Del secondo, invece, si sa che è a capo di una compagnia nota come Aerotrading. Il sito web della suddetta realtà è costituito solo dalla home page e non presenta altre informazioni né sulla società, né sulla sua compagine.
Condannato negli USA per frode relativa ai contratti futures, Fyodor Bogorodsky risiede attualmente in Uruguay. Le società appena citate, secondo le dichiarazioni ufficiali di Maduro, sono parte attiva del progetto.
La criptovaluta in questione non ha incontrato il favore del Presidente USA Donald Trump, che ha recentemente firmato un ordine per bandire El Petro dagli Stati Uniti. Come già detto, attorno al progetto aleggiano numerosi interrogativi. Secondo Criptomoedas Fácil, infatti, Maduro avrebbe fornito dati non veritieri in merito ai numeri dell’ICO iniziale.

Nata a Bologna nel 1977 e laureata a Modena in Giurisprudenza, dopo anni di studi decide di fare un corso sul daytrading. Capisce velocemente che i mercati finanziari, e l’analisi tecnica, generano in lei una forte emozione. Unisce quindi la disciplina imparata attraverso gli studi di legge alla passione per il trading. In breve tempo decide di dedicarsi al mondo finanziario e scrivere.
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