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Malta propone procedure di testing finanziario per le ICO delle criptovalute

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L’Autorità per i Servizi Finanziari di Malta, ha reso pubblico un documento di consultazione relativo ai processi di regolamentazione delle criptovalute. Questo paper fa seguito a un altro documento di discussione risalente al novembre 2017, nel quale l’Autorità di regolamentazione ha proposto un test per determinare la legalità delle ICO, delle criptovalute e dei relativi fornitori di servizi.

In particolare, le procedure di testing finanziario verrebbero utilizzate per vedere se le società rispondono sia alla legislazione europea in materia di criptovalute, sia alle norme nazionali. Secondo dichiarazioni ufficiali dei rappresentanti dell’organo di vigilanza, è previsto che la procedura di testing venga applicata sia in fase di ICO, sia durante l’intermediazione di attività della DLT (Distributed Ledger Technology) da parte di soggetti che operano sia all’interno del territorio maltese, sia fuori da esso.

La proposta del documento ha incontrato ampia approvazione

Sempre secondo le dichiarazioni ufficiali dell’Autorità dei Servizi Finanziari, il documento in questione, datato 13 aprile 2018, ha incontrato ampia approvazione. Lungo circa 40 pagine, fa il punto della situazione sugli strumenti finanziari previsti dalla legge comunitaria e spiega come dovrebbe adattarsi al mondo delle criptovalute.

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Il documento proposto dall’Autorità dei Servizi Finanziari di Malta è lungo circa 40 pagine

Nel complesso, sono presenti anche 19 domande a cui gli attori del settore devono rispondere. I feedback in merito verranno raccolti il 4 maggio.

Il contesto maltese si è sempre presentato come molto accogliente per i business legati alle criptovalute. Non a caso, due tra i più grandi Exchange del mondo hanno annunciato che presto apriranno i propri uffici sull’isola.

Il governo maltese ha chiarito che intende accogliere queste realtà in un quadro regolamentato. L’obiettivo, secondo le dichiarazioni ufficiali del primo ministro Joseph Muscat, è quello di far passare l’immagine di Malta come di un contesto diverso da una zona franca e, per questo, in grado di dare tranquillità agli utenti finali.

Le affermazioni in questione, nello specifico, si riferiscono all‘Exchange di criptovalute Binance, una delle piattaforme più popolari al mondo. Controllato da una società cinese, ha annunciato a marzo di aver stretto un accordo con le banche maltesi e di avere intenzione di aprire una sede sull’isola nel prossimo futuro.