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Abi e Coronavirus: Anticipo della Cig tramite le banche fino a 1400 euro

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L’associazione degli Istituti chiede di evitare che i lavoratori abbiano costi aggiunti e chiede sia alle Regioni che all’Inps di collaborare.

L’anticipo della Cassa integrazione da parte degli istituti bancari ai lavoratori, causa emergenza Coronavirus, sarà una somma fino a 1.400 euro.

Questo è quando previsto dall’accordo raggiunto nella notte tra il Ministero del Lavoro, l’Abi e i sindacati. Si è tenuto conto della durata massima dell’integrazione salariale, quindi 9 settimane, inoltrata dal Decreto Legge Cura Italia di questo momento.

L’Abi ha chiesto quindi a tutte le banche di applicare questo accordo evitando di aggiungere costi extra per tutti i dipendenti che andranno a ricevere questo anticipo. Il tutto per rimanere coerenti con l’operazione che si sta effettuando: aiutare le famiglie

L’associazione, in una messaggio, ha chiesto anche che “le banche e tutte le parti coinvolte, nel particolare Inps, Regioni e Province autonome che gestiscono le dinamiche sociali, di collaborare per assicurare la più veloce attuazione dell’accordo raggiunto”.

Come funziona questo anticipo dell’indennità di cassa integrazione?

L’anticipo dell’indennità di cassa integrazione, da parte degli istituti bancari che accetteranno di farlo, verrà eseguito attraverso l’apertura di credito di un conto corrente specifico per questa operazione finanziaria, quando richiesto all’Istituto bancario, e l’importo che verrà ricevuto, forfettario, sarà fino a 1400 euro, calcolato a 9 settimane di sospensione dal lavoro e con zero ore. Questo verrà anche aggiustato in caso di rapporto lavorativo a periodi parziali e ridotto proporzionalmente in caso di durata inferiore alle 9 settimane.

Da aggiungere anche che l’ABI ha concordato un sistema semplificato per capire l’importo dell’anticipazione, con 1.400 euro dei trattamenti ordinari di integrazione al reddito e di cassa integrazione in deroga stabiliti dall’accordo. L’Abi ha anche aggiunto di come si sia “tenuto conto della durata massima dell’integrazione salariale, 9 settimane, definita allo stato dal Decreto Legge “Cura Italia” in considerazione dei bisogni immediati dei lavoratori sospesi dal lavoro” e per “rendere attiva l’iniziativa nel più breve tempo possibile”.

Questo accordo aiuta anche alla gestione dell’operazione da casa, in modo da eliminare l’arrivo in banca da parte delle persone; il tutto per limitare anche i rischi di contrarre il CoronaVirus

A tal proposito, l l’Abi chiede a tutti i lavoratori che vogliano chiedere maggiori informazioni ,e richiedere questi benefici, di telefonare alla banca e procedere con l’apertura di questo conto speciale, o chiedere l’addebito sul proprio conto esistente.