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Minacciato l’ecosistema degli Exchange in Giappone

Coincheck hacked
La mancanza di manodopera qualificata sta minacciando l'ecosistema degli Exchange in Giappone.

Proprio quando i traders giapponesi pensavano che un altro incidente come quello del Mt. Gox del 2013 non si sarebbe più ripetuto, Coincheck ha perso più di $ 500 milioni di NEM.

Durante l’indagine, Coincheck ha dichiarato che l’incidente è un chiaro segnale che rivela la difficoltà delle aziende in Giappone a trovare sviluppatori di software competenti.

Il CEO Koichiro Wada ha dichiarato:

Sapevamo di non avere abbastanza persone ad occuparsi dei controlli interni, della gestione e del rischio di sistema. Abbiamo cercato di espanderci usando cacciatori di teste e agenzie, ma siamo finiti in questa situazione.

Sebbene possa sembrare che Coincheck voglia così allontanare l’attenzione dalle sue stesse mancanze, la compagnia non è l’unica a lamentarsi della mancanza di manodopera qualificata.

Una competizione difficile

Coincheck hacked
La mancanza di manodopera qualificata sta minacciando l’ecosistema degli Exchange in Giappone.

Molte aziende coinvolte nell’enorme mercato di criptovalute in Giappone stanno avendo difficoltà a trovare esperti di cybersecurity e persone sufficientemente specializzate nella tecnologia blockchain per essere utili alle loro operazioni.

Attualmente, ci sono 32 Exchange in Giappone. La competizione è molto difficile dal momento che il mercato non consolidato cerca costantemente di assumere nuove persone.

Alexander Jenner, uno dei tanti cacciatori di teste ha affermato:

Il settore sta crescendo molto rapidamente e gli Exchange migliori sono sopravvissuti, ma molti di loro falliranno.

La carenza di capitale umano porterà alcuni di questi Exchange a fondersi in un’entità più grande o a chiudere del tutto.

La frenesia delle assunzioni è alimentata ulteriormente dalla pressione da parte dell’Agenzia dei servizi finanziari (FSA) di aumentare la sicurezza dopo l’hackeraggio di Coincheck.

Il CEO di Quoine, Mike Kayamori, ha dichiarato a tal proposito:

La FSA ci sta facendo pressione per la sicurezza, la conformità e i rischi. Se non si riesce a stare al passo, non si può sperare di sopravvivere.

Gli incentivi per assumere, come ad esempio stipendi competitivi, non funzionano quando un Paese non ha abbastanza lavoratori per colmare le lacune.

Forse l’unica soluzione rimasta per queste aziende è quella di guardare al di fuori dei propri confini e smettere di cercare potenziali lavoratori interni. Questa è sì una grande sfida, ma potrebbe essere l’unica possibilità di sopravvivenza per alcuni Exchange.