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Le Borse di tutto il mondo crollano con il Petrolio che perde il 30% 

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Fonte: Pixabay

Il coronavirus affossa i mercati, il petrolio affonda con le borse del Golfo Persico che vanno giù come il Titanic 

Il coronavirus e la guerra dei prezzi del petrolio scoppiata tra Arabia Saudita e Russia affondano le borse di tutto il mondo, con lo spread italiano che va a 216 punti.  

Con un prezzo del petrolio che va giù del 31%, stiamo assistendo un calo mai visto sin dal 1991. Purtroppo sia Russia che Arabia Saudita, facendo partire la guerra dei prezzi e facendo saltare il vertice Opec+, stanno aggiungendo altro problemi economici al periodo già nero di suo.  Il greggio WTI del Texas cede il 31% a 27,35 dollari al barile mentre il Brent cede il 25% a 33,72.

Si apre quindi  in caduta questo lunedì dei mercati nel panico finanziario e dettato dalla paura dell’espansione globale del coronavirus col greggio che scende senza sosta e le valute in una fase molto tesa. Lo yen al contrario si rafforza arrivando a un massimo dal 2016 mentre crolla la Borsa di Tokyo con una perdita del 5,07%. Nuova discesa anche per Seul (-4,19%) che ha “trasmesso” all’Italia il Titolo del contagiati Coronavirus subito dopo la Cina. Non sono molto più rassicuranti i risultati che arrivano da Hong Kong, in rosso con un 3.74% quando la borsa e’ ancora aperta, Shanghai -3.1% e Shenzhen -3.79%. Il tracollo piu forte della regione è rappresentato dall’Australia, con  Sydney che in discesa del -7,33%; questo è’ il più grande crollo dopo il -8,3% registrato il 10 ottobre di 12 anni fa. 

In Europa non ce la passiamo meglio: Francoforte cede il 7,38% con il Dax a 10.690 punti. Londra perde l’8,54% con il FTSE 100 a 5.910 punti. Madrid è a -5,87% con l’Ibex a 7.884 punti. Parigi non riesce a muoversi.

Questo tonfo del 31% del prezzo del petrolio, a causa del mancato accordo Arabia Saudita e Russia, sta creando un bel danno per le Borse dei paesi del Golfo. I listini di Arabia Saudita, Dubai, Abu Dhabi, Qatar e Kuwait, già in affanno ieri, registrano perdite fra il 7% e il 9%. Il gigante petrolifero saudita Aramco, che ieri era sceso sotto il prezzo dell’IPO, lascia sul terreno un 10%.

Restiamo in attesa di vedere come chiuderà oggi Piazza Affari, le Borse Europee e soprattutto come reagiranno i mercati Americani.