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Le azioni della Cina crollano di quasi il 9% alla riapertura del mercato

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Fonte: Pixabay

I mercati azionari cinesi sono tornati proprio oggi, dopo la prolungata pausa delle vacanze del Capodanno lunare, scendendo all’incirca dell’8,7%, mentre i trader devono districarsi con le crescenti preoccupazioni del coronavirus in ogni parte del mondo.

L’ultimo aggiornamento sul coronavirus conferma che esistono 14.557 casi confermati di persone malate, la maggior parte delle quali si trova in Cina. Questo segue l’avvertimento di emergenza della scorsa settimana da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Il bilancio delle vittime globale è salito a almeno 304. Mentre Reuters ha riportato 350 morti a seguito di 56 nuove morti in Hubei.

L’indice cinese, lo Shanghai Composite, ha riaperto in rosso, con un calo del 9%, avvicinandosi alla linea dei 2.716,70, che rappresenta il livello più basso da metà febbraio 2019. L’indice è fuori dai minimi pluriennali, ma è ancora in calo del 7,50% intorno ai 2.760.

Il crollo dei titoli azionari cinesi sembra d’altro canto avere scarsa influenza sugli altri mercati correlati, non intaccando il sentimento positivo. Questo potrebbe essere probabilmente dovuto alle misure preventive già adottate dalle autorità cinesi. La People’s Bank of China (PBOC) ha annunciato di immettere nel mercato 1,2 trilioni di yuan ($ 173,8 miliardi), mentre la China Securities Regulatory Commission (CSRC) aveva emesso una direttiva verbale ai broker Citic Securities Co. e China International Capital Corp. chiedendo di impedire ai propri clienti di vendere i titoli presi in prestito il 3 febbraio.

In ulteriori sforzi per contrastare l’impatto economico negativo, causato dall’epidemia, e della diffusione stessa del coronavirus, il PBOC ha ridotto il tasso di interesse sui pronti contro termine a 7 giorni (RR) al 2,4% dal precedente al 2,5%, e sui RR a 14 giorni al 2,55% rispetto 2,65% precedente. Il PBOC ha anche aggiunto CNY900 miliardi tramite RR a 7 giorni e 300 miliardi tramite RR a 14 giorni.

Sul lato valute, lo yuan cinese è crollato al più debole livello in cinque settimane contro il dollaro, con l’USD / CNY salito alle stelle a 6.9945.

La coppia USD / JPY estende il suo rimbalzo sopra il livello di 108,50, mentre i futures S&P 500 salgono dello 0,75%. I rendimenti decennali statunitensi a 10 anni sono aumentati dell’1%, spingendo il dollaro verso l’alto. Nel frattempo, i prezzi dell’oro sono inferiori rispetto ai $ 1590 e il Bitcoin, insieme a tutte le criptovalute, sembra avere ritrovato vigore, verso i $10.000.