Questa tendenza è in discesa, ma ancora più alta della media UE. I Paesi UE in cui lʼevasione dellʼIva è la più bassa sono Cipro (0,6%), Lussemburgo (0,7%) e la Svezia (1,5%)
Italia ancora prima in Europa per l’evasione Iva in valore nominale, secondo dati del 2017. Questo ha portato lo Stato a perdere 33,6 miliardi. Italia al 4 posto invece per la maggiore differenza tra il gettito previsto e quello riscosso; in percentuale di tratta del 24%, dopo la Romania che si attesta al 35,5%, la Grecia al 33,6% e la Lituania con il 25,3%. Tornando invece indietro al 2016, stando a un report sull’Iva della Commissione UE, sembra esserci stato un piccolo miglioramento: l’evasione fiscale è scesa del 2,8%.
Fonte Foto Ocse/Ansa.it
In generale, secondo questo report UE, dal 2013 al 2017 l’Italia, con difficoltà, ha ridotto la stessa evasione fiscale del 5%, con una differenza scesa dal 30% al 24%. E, in una visione globale, l’UE ha riscontrato perdite di incassi sull’Iva per 137 miliardi di euro, il che rappresenta l’11,2% del totale dei guadagni stimati sull’Iva stessa. Si tratta di un calo di 10 miliardi rispetto all’anno precedente.
I Paesi UE dove l’evasione dell’Iva risulta essere la più bassa sono Cipro (0,6%), il Lussemburgo con lo 0,7% e la Svezia con il 1,5%. Il report della Commissione spiega come la situazione tra i vari Paesi sia ancora molto varia e in modo significativo. Il gap Iva è sceso in 25 Stati Europei e salito in 3 negli ultimi 12 mesi. Malta guida la lista con -7% , la Polonia (-6%) e Cipro con -4%. Questi paesi hanno prodotti ottimi risultati, con grandi discese nelle loro perdite.
Anche altri 7 stati hanno avuto risultati “forti” con riduzioni del gap superiori al 2%. Questi sono: Slovenia, Italia, Lussemburgo, Slovacchia, Portogallo, Cechia e Francia. Invece è in aumento sostanziale la Grecia con il 2,6%, la Lettonia (1,9 punti) e la Germania con lo 0,2%.
“In generale la situazione è buona perché il gap dell’Iva è in discesa, anno dopo anno, ma questi risultati sono lontani da essere soddisfacenti”, ha dichiarato una portavoce della Commissione UE. Per il nostro Paese, dove l’evasione fiscale continua a salire, i motivi sembrano essere associati a problemi tecnico/logistici legati al sistema di raccolta. “Per questo vogliamo una riforma globale“, ha detto la portavoce.

Nata a Bologna nel 1977 e laureata a Modena in Giurisprudenza, dopo anni di studi decide di fare un corso sul daytrading. Capisce velocemente che i mercati finanziari, e l’analisi tecnica, generano in lei una forte emozione. Unisce quindi la disciplina imparata attraverso gli studi di legge alla passione per il trading. In breve tempo decide di dedicarsi al mondo finanziario e scrivere.
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