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Il futuro è nelle Banche Digitali, e gli Italiani sembrano essere dei Leader

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Fonte: Pixabay

Delle nuove banche digitali, guidate da quattro giovani italiani, stanno cercando di superare le banche tradizionali, i giganti del della finanza. Secondo uno studio di A. T. Kearney, società multinazionale di consulenza strategica con sede negli Stati Uniti, entro il 2023, le nuove banche digitali avranno 85 milioni di clienti in Europa.

In Italia, sembra proprio che quattro giovani diventeranno i professionisti finanziari del futuro.  Stiamo parlando di Andrea Isola della banca N26; Elena Lavezzi di Revolut; Matteo Concas di Penta; e Mariano Spalletti di Qonto

Questi ragazzi hanno meno di 40 anni e sono convinti che il digital cambierà il mondo e il modo con il quale i consumatori gestiranno i loro soldi. 

Nessuno di questi banchieri del futuro ha mai lavorato in una banca, il tutto a vantaggio di un cambiamento e contro burocrazia e vecchio stile di lavoro, lento e poco produttivo. 

Un altro fattore unificante: tutti e 4 hanno lavorato in diverse parti del mondo dopo la laurea e sono tornati in Italia solo dopo aver acquisito una solida esperienza.

Andiamo a conoscere meglio questi giovani imprenditori del futuro dunque: 

Andrea Isola dirige la filiale italiana della banca online tedesca N26 e, mentre era ancora uno studente universitario, ha fondato la sua società B2C. È anche uno specialista in fintech e ha vissuto in America per molti anni. 

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Fonte: Twitter

Elena Lavezzi è una “turista” del mondo, alla ricerca di preziose capacità lavorative e persone all’avanguardia. E’ stata la responsabile Italiana e Olandese per Circle, azienda specializzata in criptovalute. Circle le ha aperto la strada nel campo dell’innovazione finanziaria e del digital banking. Alla fine, la signora Lavezzi è oggi a Revolut, una business fondato a Londra, dove è responsabile delle attività dell’Europa meridionale. 

Matteo Concas ha invece lanciato una startup nel settore del digital banking, focalizzandosi sui prestiti alle piccole e medie imprese e ai lavoratori. Matteo ha lavorato nell’investment banking per 6 anni e poi ha fondato la sua startup Beesy. Successivamente è stato nominato direttore generale della banca mobile N26 in Italia, dove è riuscito a creare, in tempi brevissimi, una base di clienti di 100mila persone. La sua attuale area di focus è la piattaforma di digital banking chiamata Penta, che si concentra appunto sui servizi per le piccole e medie imprese.

Mariano Spalletti è il country manager della nuova banca francese Qonto in Italia, impegnata anche nei prestiti a professionisti, comprese le piccole e medie imprese e i dipendenti. Dopo aver completato la sua formazione professionale, ha lavorato per 2 anni come direttore dello sviluppo aziendale per la società di trasporti Flix-Bus Italia.

4 giovani Italiani all’arrembaggio potremmo dire. In un’Italia in crisi economica, avere connazionali in ruoli chiave, in società innovative e dedicate all’industria bancaria, ci fa certamente piacere, e ci regala un momento di positività.