Sono ancora molte le difficoltà per le banche a rilasciare prestiti per i business fino a 25.000 euro. Questo secondo un analisi dell’ AIDC. La somma verrà coperta totalmente dello Stato.
Banche e soldi alle aziende, come funziona
L’Associazione italiana dei dottori commercialisti (Aidc) ha avviato un’analisi su tutto il territorio Italiano e in merito al prestito che le banche dovrebbero elargire alle aziende, il tutto con copertura dello Stato. I 25.000 euro dovrebbero essere accreditati direttamente, in modo veloce e semplice, a tutte quelle società e persone aventi partita IVA, ma, purtroppo, sono stati segnalati dei problemi relativi all’atteggiamento, ostile, delle banche stesse.
La burocrazia sta letteralmente uccidendo, in aggiunta al Coronavirus, tutte quelle aziende che hanno urgente bisogno di denaro. Ogni banca sta richiedendo documenti diversi, esiste tanta confusione e anche una certa ostilità a rilasciare questi 25.000 euro.
Entrando nei particolari, in un messaggio dell’ AIDC leggiamo ”In Veneto vengono richieste fideiussioni personali a garanzia del finanziamento, la selezione domande viene esaminata, non in ordine cronologico, ma sulla base del merito del rating. In Lombardia ed in Emilia Romagna ci sono giunte segnalazioni di richieste di compensazione parziale dell’erogazione del finanziamento con posizioni pregresse e sofferenti, in alcuni casi con esplicite note nei siti aziendali”.
Il management dell’ABI conferma che questo modo di agire da parte delle banche non è giusto, e non in linea con gli accordi presi con lo Stato. Le banche, chiedendo delle fideiussioni personali per garantire i finanziamenti, praticamente rendono quasi impossibile alle aziende di ricevere il prestito; prestito che ricordiamo viene garantito dallo Stato.
La documentazione, e le garanzie che le banche stanno chiedendo, sono quindi completamente senza senso, visto che queste garanzie non servono a nulla. Lo Stato si fa garante dei prestiti.
Ancora una volta le banche sembrano fare dell’ostruzionismo, forse non avendo nemmeno loro fiducia nello Stato.
Alessandro Giano nasce a Vicenza il 24 Ottobre del 1979. Dopo anni di studi e anni di passione per il giornalismo, decide di iniziare a scrivere un libro sul day trading. Molto presto capisce che prima di poter scrivere un libro (per ora lasciato nel cassetto dei sogni) , è meglio praticare e scrivere per alcune testate giornalistiche di Bologna, dove si trasferisce e sposa con Maria. Alessandro ha due bambini, vive ora a Roma ed’è un Giornalista a tempo pieno.
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