Secondo quanto riferito da Reuters, alcune società europee starebbero pianificando di utilizzare la tecnologia blockchain, già famosa tra gli appassionati di criptovalute, per iniziare dei commerci diretti tra loro.
Enerchain è l’iniziativa in questione. Secondo quanto scritto in un comunicato stampa, questa potrebbe divenire la precorritrice dell’utilizzo della suddetta tecnologia in occasioni diverse.
Attualmente la blockchain è già stata testata per il commercio all’ingrosso da alcuni operatori energetici selezionati.
Questo sistema potrebbe contribuire ad accelerare il cambiamento in Europa dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, aggirando il nucleare.
L’amministratore delegato, Michael Merz, ha dichiarato che il progetto entrerà in funzione nel secondo o terzo trimestre di quest’anno, non appena sarà stabilito il budget necessario e saranno raggruppate le risorse.
Il CEO ha anche dato delle spiegazioni in merito:
Le transazioni attraverso blockchain possono sostituire il trading tramite broker. Abbiamo sviluppato un processo di esecuzione degli ordini che funziona come un tipico front-end di mercato over the counter (OTC).
Opinione degli esperti
Secondo gli esperti ci vorrà del tempo per vedere la nuova tecnologia trasformare i processi esistenti. Prima di tutto sarà necessaria infatti una nuova infrastruttura e poi dovranno essere anche incorporati nuovi regolamenti e standard di settore.
Christoph Burger, docente presso ESMT si è espresso a riguardo:
I posti di lavoro esistenti sono a rischio. Potrebbero esserci infatti perdite di posti di lavoro in settori come quello legale, IT e amministrazione.
Anche Inese Dosé, consulente senior presso PricewaterhouseCoopers ha espresso la sua opinione:
Gli obiettivi dei market players consolidati e di quelli nuovi sono antagonisti. I primi vogliono difendere la loro posizione di mercato, mentre i secondi cercano di prenderne il posto. Entrambe le parti però, devono adattarsi al settore energetico in evoluzione e sfruttare le opportunità emergenti per creare valore.
Ad ogni modo, la blockchain potrebbe consentire la rivoluzione nel settore energetico, supportando il passaggio da un modello top-down incentrato sul produttore, a uno distribuito basato sul prosumer.
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