Home News Finanza Il futuro del Bitcoin per il 2018 è già scritto?

Il futuro del Bitcoin per il 2018 è già scritto?

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Come sappiamo bene la storia, anche economica, è fatta di corsi e ricorsi, come affermava Giambattista Vico. Ecco perché bisogna dare il giusto peso alle dichiarazioni di James Gorman, CEO e presidente Morgan Stanley, quando afferma che il bitcoin non sarà mai un investimento stabile. Cosa c’è di sbagliato nelle dichiarazioni di un uomo così illustre per quanto riguarda l’alta finanza? “Una cosa che sale del 700% in un anno è per sua stessa definizione speculativa”, questa la sua affermazione sulla più nota tra le criptovalute. E’ un dato a cui è difficile appellarsi, siamo d’accordo tutti. Tuttavia dire oggi che il Bitcoin è “poco più che una moda” appare un’affermazione tendenziosa e assolutamente di parte. Del resto i tycoon dell’alta finanza è questo che fanno, dalla notte dei tempi.

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Basta chiedere a Soros piuttosto che a Warren Buffett qual è il reale potere dell’informazione e di un’affermazione nel momento in cui un argomento è maggiormente in auge, per avere una risposta esaustiva. Asset sopravvalutato o meno, sicuramente oggetto misterioso di imprevedibile volatilità, il Bitcoin oggi appare uno strumento chiave da maneggiare e con cui districarsi in questa new economy delle cripto-valute. Ce lo dicono i fatti e non solo visto che oggi Jack Dorsey, già CEO di Twitter, ha lanciato Square, ovvero il first-mover nell’esplorazione dei servizi dedicati al Bitcoin. Una nuova app di pagamenti quindi che secondo Credit Suisse cercherà di rendere l’esperienza Bitcoin ancora più semplice e veloce. Ed è qui che entra in gioco ancora una volta Paypal, società specializzata nel pagamento elettronico online che potrebbe presto gettarsi nella mischia delle criptovalute, visto che dopo il Bitcoin, e nonostante i feedback negativi da parte di Morgan Stanley, questo potrebbe essere l’anno della definitiva affermazione del Bitcoin e di tutto quello che ruota attorno all’asset delle criptovalute.

Contemporaneamente possiamo vedere come il Bitcoin continui a essere caratterizzato da una volatilità molto alta: la valuta digitale, la settimana scorsa era salita al record di 7.900 dollari, cedendo poi quasi il 30% del suo valore, chiudendo sotto i 6.000 dollari. Trattandosi di un bene virtuale, sappiamo esattamente come il sistema deve essere sempre a prova di orologio, mentre nei giorni passati la mancanza di aggiornamento di un software ha creato panico e preoccupazione tra investitori e chi già utilizza la criptovaluta come moneta di scambio. Nonostante questo, effettuando un’analisi più attenta e ponderata, bisogna vedere come il Bitcoin si sta comportando lungo tutto il 2017. La criptovaluta infatti ha raggiunto un ragguardevole +500% riuscendo al contempo a resistere con una capitalizzazione di mercato di circa 100 miliardi di dollari. Possiamo quindi vedere come da una parte gli strumenti finanziari tradizionali stiano facendo di tutto per dare una cattiva immagine del Bitcoin come investimento ad elevato rischio, mentre invece questo potrebbe essere l’anno della definitiva affermazione per le criptovalute.

Bitcoincash_criptovalutaNon a caso, mentre il mondo della finanza più marcatamente mainstream si interroga su quale sarà il futuro del Bitcoin e delle altre criptovalute, si sta disputando una guerra “interna” tra Bitcoin Cash e Bitcoin. Nel corso degli ultimi giorni in effetti Bitcoin Cash ha raggiunto la cifra record di 2132 EUR, un precedente a dir poco storico per questo tipo di asset. Tanto che Roger Ver, Calvin Ayre e addirittura Craig Wright, hanno affermato che nel giro di poco tempo questo agguerrito competitor del Bitcoin potrebbe scalzare la più nota criptovaluta, diventando di fatto quella principale su cui puntare. Come possiamo facilmente capire, queste sono dinamiche interne tra chi è già entrato nel vivo della questione monete virtuali. C’è ancora un’economia mainstream che guarda con riluttanza e scetticismo a questo nuovo modo di concepire lo scambio tra valute.