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La Francia taglia le tasse sulle criptovalute del 50%: i profitti ora beni mobili

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Buone notizie per gli investitori francesi interessati alle criptovalute. All’inizio di quest’anno, l’Alta Corte Amministrativa ha ricevuto delle forti critiche dovute alle aliquote fiscali su Bitcoin e altre criptovalute. Secondo la legislazione precedente, infatti, tutti i profitti derivanti dagli investimenti in criptovalute erano considerati beni commerciali e industriali (questo in caso di attività d’investimento sporadica). In caso di attività continua, invece, si parlava di profitti non commerciali.

Questo, per diverso tempo, si è tradotto in aliquote che potevano arrivare anche al 45%. Le cose, però, sono cambiate.

I profitti con le criptovalute considerati beni mobili

Come rivelato da un articolo pubblicato sulle pagine di Le Monde, il Consiglio di Stato ha rivisto la tassazione sui profitti derivanti dagli investimenti in criptovalute. I succitati proventi, ora, sono infatti considerati dei beni mobili.
Saranno così tassati con un’aliquota del 19%, significativamente inferiore rispetto all’imposizione fiscale precedente.

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In Francia i profitti derivanti dalle criptovalute saranno tassati del 19%

Questa regola, secondo quanto rivelato dai vertici stessi del Consiglio di Stato, avrà delle eccezioni. Le dichiarazioni in questione mettono l’accento sul fatto che, in determinate circostanze relative alla transazione di beni criptati, potrebbero tornare in vigore disposizioni relative ad altre categorie di reddito.

Molto importante è ricordare che, per le nuove disposizioni del Consiglio di Stato francese, i guadagni con le criptovalute derivati dal mining sono da considerare come profitti commerciali e industriali. Per questo motivo, sono da gestire tenendo conto del precedente regime fiscale e, per questo motivo, da tassare con un’aliquota del 45%.

Criptovalute: un’attenzione positiva in territorio francese

Alla fine del 2017, il numero uno dell’AMF (Authorité des Marchés Financiers), ha mostrato una reazione positiva nei confronti dei business legati alle criptovalute. Questo ambito, a suo dire, sarebbe in grado di soddisfare un’esigenza aziendale legittima.

L’attitutidine del Paese nei confronti del mondo crypto è cambiata molto nel corso del tempo. In questi mesi, il Governatore della Banca di Francia ha anche richiesto un maggior risalto per gli Exchange di criptovalute.