Home News Finanza EUR / USD: la produzione industriale tedesca spingerà l’Euro in basso?

EUR / USD: la produzione industriale tedesca spingerà l’Euro in basso?

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Fonte: Pixabay

L’euro ha subito proprio ieri una serie di perdite nel suo valore, anche il giorno prima, e rispetto al dollaro USA nei primi scambi. Il tasso di cambio del dollaro USA in euro ha chiuso la sessione di mercoledì allo 0,3% in meno a $ 1,1113 vicino al minimo della sessione e al supporto di $ 1,1102.

La richiesta di euro è stata lenta nella sessione precedente e a seguito di dati deludenti provenienti dalla Germania. Gli ordini delle fabbriche tedesche sono peggiorati sorprendentemente, diminuendo dell’1,3% mese su mese a Novembre, in calo rispetto allo 0,2% di crescita mensile del mese precedente. I dati provengono da solide statistiche di consumo tedesche redatte a inizio settimana. Gli investitori speravano che il crollo del settore manifatturiero tedesco fosse arrivato al massimo della sua discesa. Tuttavia, la realtà dei dati analizzati è abbastanza diversa e suggerisce che il settore è proprio in discesa libera

Proprio oggi gli investitori manterranno la Germania al centro dell’attenzione con il rilascio di dati sulla produzione industriale tedesca. Gli analisti prevedono un leggero miglioramento del calo del -3,6% su base annua rispetto al calo del -5,3% di Dicembre.

Euro, Dollaro e guerra Commerciale USA/Cina

I dati continuano a dimostrare che l’economia Tedesca è stata influenzata negativamente dalla guerra commerciale USA – Cina. Gli investitori che puntano sull’ euro sperano che, una volta che la prossima settimana verrà firmato l’accordo commerciale di fase 1 tra Stati Uniti e Cina, la domanda globale aumenterà.

I primi segni di positività nei confronti dell’euro erano arrivati mercoledì dopo gli attacchi missilistici dell’Iran contro le basi militari americane. Tuttavia, il discorso del presidente Trump ha confermato che non ci sono state vittime e che l’Iran sembrava aver capito il messaggio statunitense; di conseguenza, il calo delle tensioni ha visto gli investitori spostarsi da paradisi sicuri come il dollaro verso assets più rischiosi. A seguito di questo, il dollaro è sceso dai massimi della sessione.

Bisogna sottolineare però che i fondamentali statunitensi hanno sostenuto il dollaro. I dati sui libri paga privati ​​di ADP hanno mostrato che a dicembre sono stati creati 202.000 nuovi posti di lavoro nel settore privato. Questo è un ottimo risultato rispetto alle previsione di 160.000 posti di lavoro. Analizzando la forte correlazione tra il rapporto ADP e il libro paga non agricolo (NFP), i dati fanno ben sperare per il rapporto sull’occupazione di oggi (NFP).

In giornata gli investitori continueranno a controllare anche la situazione in Medio Oriente. Qualsiasi segnale di guerra potrebbe influenzare negativamente il prezzo del dollaro. In caso contrario, gli investitori inizieranno a guardare al libro paga non agricolo statunitense del venerdì.