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Cannabis, guida su come speculare in borsa

investire in cannabis

Da qualche anno a questa parte, la Cannabis ha iniziato a suscitare grande interesse all’interno del settore economico-occupazionale. In breve tempo, è stata in grado di  generare molti profitti per le aziende che la coltivano e la commercializzano. Molte altre società quotate in borsa non sono ancora in profitto. Tutti i soldi vengono investiti e per incrementare la ricerca.

Legalizzazione della Cannabis

Alla base di questo nuovo settore, ma sviluppatosi celermente, c’è sicuramente il fatto che i Governi di diverse Nazioni hanno riconosciuto la legalizzazione della Canapa o Cannabis. Non solo per il libero consumo, ma anche a scopo terapeutico. Tra questi Stati c’è anche l’Italia che recentemente ha reso disponibile i prodotti cannabinoidi solo per fini curativi. Come per tanti altri prodotti che destano curiosità, anche la cannabis ha attirato l’attenzione del mercato azionario. Fino ad arrivare alla possibilità di fare trading basandosi sulle azioni delle società operanti nel settore.

Il mercato mondiale legato al settore della marijuana è dunque in ascesa, tanto da aver raggiunto delle cifre esorbitanti, e a nove zeri. Pare infatti che su scala mondiale il mercato della cannabis abbia raggiunto ben 9,5 miliardi di dollari solo nel 2017. Almeno stando alle analisi emesse dai più importanti esperti del settore. Sulla base di questi dati positivi, ci si aspetta, per il futuro, che gli incassi possano aumentare e raggiungere addirittura i 50 miliardi di dollari entro e non oltre il 2026. Si tratta di un tasso di crescita annuale (CAGR) pari al 27,5%.

Cannabis: la legalizzazione Paese per Paese

Una simile crescita, avvenuta nel giro di poco tempo, spinge dunque gli investitori e speculatori a riporre totale fiducia nel settore azionario della cannabis. Questi tradano e investono nella speranza di totalizzare un buon introito. Per questo molte persone cercano di capire quale sia il giusto approccio alla materia, scegliendo i passi giusti per investire sulla cannabbis in maniera corretta. Cercano insomma un modo per ottenere un profitto nel settore.

A livello normativo si sono verificati molti cambiamenti, che hanno coinvolto numerosi Paesi del mondo, i quali hanno contribuito a una spinta giusta al settore. I primi cambiamenti si sono avuti negli USA e in Canada, dove il mercato della canapa è cresciuto alle stelle. In alcuni stati americani, come ad esempio la California, il Colorado, lo Stato di  Washington, l’Alaska, l’Oregon e il distretto di Columbia, è stato legalizzato il consumo di cannabis non solo a scopo terapeutico, ma anche ricreativo.

I Paesi che hanno reso legale l’uso della Cannabis

Il riconoscimento governativo di produzione e commercializzazione ha portato alla nascita di molte aziende. Queste si stanno arricchendo grazie alla Cannabis. Una simile ed esponenziale crescita del settore le ha dunque spinto a quotare le proprie azioni in borsa. Per quanto concerne una visuale generica, al di fuori di USA e Canada, ad oggi alcuni dei Paesi che hanno legalizzato la cannabis sono, giusto per citarne alcuni:

  • Olanda;
  • Uruguay;
  • Bangladesh

La Cannabis ha creato un giro d’affari in ognuno di questi Stati, ivi inclusa l’Italia. Addirittura, nel nostro paese ha creato nuovi posti di lavoro, per una stima di 2.000 nuove occupazioni. Un numero che è destinato a salire. In virtù di quanto appena detto in molti considerano allettante l’idea di lanciarsi nell’investimento sulle azioni di società legate alla produzione di cannabis. Va ricordato che la maggior parte dei business legati alla cannabis sono oggi concentrati nel settore della cannabis a uso medico.

canapa a uso medico

Come investire in Cannabis

Coloro che sono abili esperti del settore investimenti sanno bene quanto oggi investire sulle azioni di cannabis sia conveniente.

In linea generale dunque, per investire sulla canapa legalmente, come prima cosa bisogna tenere d’occhio le azioni di aziende quotate in borsa. Quelle cioè che si occupano di produrre o trasformare e vendere la cannabis e che hanno maggiori incassi sul mercato. Le aziende ottengono oggi introiti da capogiro destando la curiosità degli investitori, pure se fino a poco tempo fa il mercato ignorava una simile fortuna. Tuttavia, per coloro che sono alle prime armi, si possono muovere i primi passi nel mondo della cannabis attraverso investimenti tramite broker online.

Nemmeno un paio di anni fa i ricavi dalla cannabis hanno raggiunto un valore di circa 9 miliardi e stando agli esperti per il 2026 le azioni dovrebbero rendere oltre 50 miliardi. Appare dunque evidente che investire e fare trading sulla Cannabis risulta essere una valida alternativa, e di gran lunga redditizia.

Quanto conviene investire in cannabis

L’investimento sulla canapa attraverso il trading si appresta ad essere un’alternativa abbastanza sicura che è tra l’altro in grado di tenere a freno i livelli di rischio. Tuttavia, sia per i principianti sia per i più esperti, il consiglio sarebbe quello di acquistare poche azioni di società di marijuana alla volta e sicuramente imparare a fare trading da casa in maniera sicura.

Gli asset legati alla cannabis possono mostrarsi molto volatili, tenuto conto che il mercato è flessibile ed incline a repentini cambiamenti. Per cui, per quanto interessante e redditizio sia tradare con le azioni di cannabis, è meglio sempre andare con i piedi di piombo.

Come iniziare con piccoli investimenti

Agli inizi infatti, come spiegato, è giusto che il trader inesperto vada ad investire piccole fette del proprio capitale, affidandosi ad un solo asset (azione di una società sola) di cannabis. Il tutto magari servendosi di un broker di CFD e cominciando con un conto demo gratuito per entrare nel meccanismo dell’investimento.

Con la costante crescita del mercato della canapa, a mano a mano che l’azienda selezionata cresce, potremmo acquistare altre azioni, ingrandendo il capitale che abbiamo inizialmente investito.

In tal verso giova evidenziare che molte sono le aziende quotate sul mercato azionario, ma nonostante la loro crescita a livello di incassi, alcune sono più adatte di altre per l’acquisto delle azioni. Molte altre non sono in profitto e risultano essere, al momento, solo degli esperimenti.

Day trading e swing trading con la Cannabis

Avendo parlato di trading sulla cannabis, bisogna tuttavia fare un preambolo per capire quale tecnica utilizzare durante l’investimento in questo settore innovativo e redditizio, ma dal funzionamento ugualmente complesso.

In linea generale ci sono principalmente tre tecniche di trading diverse:

  • Intraday trading, che porta il trader ad aprire una posizione e a chiuderla entro la giornata;
  • swing trading, l’investitore apre una posizione e la chiude nel giro di pochi o alcuni giorni;
  • buy and hold trading, dopo aver aperto una posizione il trader la chiude dopo settimane o mesi.

Lo swing trading

È palese dunque che le tecniche per la negoziazione digitale esperite si fondano tutte e interamente sull’arco temporale entro cui vengono effettuati gli investimenti.

Per quanto concerne lo swing trading, esso rappresenta una delle tecniche più elastiche per fare trading. Si apre una posizione, si osserva il mercato e poi la si chiude nel giro di qualche giorno. La posizione che si apre, short o long che sia, aiuta il trader a individuare l’eventuale cambio e l’oscillazione (swing) creatasi nel periodo in cui la posizione è rimasta aperta. Fare swing trading vuol dire approcciarsi ad un prezzo che non risulta mai fisso ma che oscilla nel giro del breve tempo. In base a come muta il mercato nelle giornate in cui la posizione stessa resta aperta, la situazione cambia.

Il day trading

Viceversa, il metodo del Day Trading consiste, invece, nel portare a casa dei piccoli guadagni che vengono incentivati da un effetto leva considerevole in un arco temporale molto corto. Esso affonda quindi le sue radici di funzionamento nella volatilità del mercato. Affinché la tecnica prenda quota, i guadagni devono oscillare nel massimo intorno all’1% su ogni transazione.

La tecnica del Day Trading è per certi versi interessante, ma necessita che il trader abbia una buona dose di competenza e in particolare sappia sopportare livelli alti di stress.

Motivo per cui nel settore Cannabis sarebbe meglio porre in essere degli investimenti che possano essere analizzati a lungo termine, senza questo pressing tipico delle tecniche di trading di breve periodo.

I vantaggi di fare trading con i CFD

Quando un trader sta cominciando a muovere i primi passi deve imparare a riconoscere i titoli su cui prestare attenzione per un buon investimento. Ed oggi risulta conveniente tenere sott’occhio le azioni di una multinazionale attiva nel campo della cannabis. Qesto ci sembra ormai chiaro.

Tuttavia, questa soluzione, si appresta ad essere azzardata per i traders in erba, in quanto si tratta di asset notoriamente molto volatili. Se però il nostro intento è monetizzare con il trading in cannabis e nel mondo della cannabis, si può ovviare alla cosa ricorrendo ai CFD (Contracts for Difference). Si tratta di strumenti derivati che permettono di investire e di capitalizzare senza per forza passare all’effettivo acquisto di uno strumento finanziario come le azioni. Grazie ai CFD si specula sulle variazioni di prezzo sia in crescita, sia in perdita di un titolo, senza necessariamente possederlo.

La leva finanziaria e come fare soldi con i CFD

Il profitto arriva aprendo una posizione long (acquisto), e considerando che, nel mercato, le azioni hanno un loro considerevole valore, i profitti possono essere considerevoli. E ancora, si può ricavare il profitto anche in presenza di una posizione di short (vendita). Questo tuttavia avviene qualora il valore del titolo possa perdere quota e necessita una forte conoscenza di tecniche avanzate e sistemi di trading in cannabis.

Tra l’altro, se si investe attraverso i CFD, si beneficia anche della presenza della leva finanziaria. Quest’ultima rappresenta un moltiplicatore che permette di esporsi sul mercato con una somma maggiorata rispetto a quella depositata all’inizio. Se ad esempio hai 200 Euro, le piattaforme di trading su cannabis, ti offrono fino a un multiplo di 30 volte il tuo investimento. Questo significherebbe avere a disposizione 6000 Euro e poter, in caso di guadagano, moltiplicare i profitti di 30 volte.

Trading in cannabis con i broker online

L’investimento nella cannabis può essere paragonato all’investimento su materie prime, dal momento che la canapa viene inclusa tra le commodities. Quindi, investire nella cannabis, significa dover compiere una scelta di fondamentale importanza circa le piattaforme attraverso cui tradare, alias i brokers, facendo attenzione anche su come giocare in borsa.

Per scegliere il broker perfetto si deve controllare non solo che esso sia al 100% legale ma che sia dotato anche della licenza CySEC e dall’autorizzazione Consob. Si tratta di autorizzazioni che rimarcano (a tutela degli investitori)  una vera e propria garanzia al fine di evitare eventuali truffe e furti di dati a discapito degli utenti. Qualunque sia la piattaforma selezionata, tradare vuol dire in primis stare al sicuro. E proprio per una questione di sicurezza è bene fare delle scelte consapevoli e ponderate, soprattutto per chi sta appena addentrandosi in questo mondo, e soprattutto per chi si sta appena affacciando nel mondo degli investimenti sulla cannabis.

Quali sono i titoli più in voga nel mercato della canapa: le società

Molte sono le aziende che si occupano di canapa e che allo stesso tempo risultano quotate in borsa.

Una di queste è l’ Aphria Inc.: si tratta di un’azienda canadese che opera nel settore della cannabis medica. Quotata sulla Borsa di Toronto, si riconosce grazie al simbolo APH.

Negli USA, invece, i titoli riferiti a quest’azienda possono essere scambiati sul mercato OTC. Dopo aver totalizzato un introito in capitale pari 3 miliardi di dollari (dati di gennaio 2018),  l’Aphria ha scelto come naming una parola in lingua celtica traducibile con “piacevole”. Lo scorso anno è stato fondamentale per l’azienda in questione, anche perché, tra le altre cose, ha annunciato di voler acquistare altre società operanti nel settore, ma locate in Sud America, per una spesa pari a 200 milioni di dollari

Aurora Cannabis

L’Aurora Cannabis Inc. è un’azienda operante sempre nel settore della cannabis e anch’essa di origine canadese, per la precisione ad Edmonton. Quotata sulla Borsa di Toronto con il simbolo ACB, essa possiede ben otto impianti di produzione e 5 licenze di vendita. Opera in oltre 18 Paesi del mondo. La sua produzione ammonta a circa 500.000 chilogrammi all’anno di cannabis. Aurora Cannabis Inc. è una delle aziende più grandi del mondo con una capitalizzazione di mercato nel mondo della canapa altissimo. L’avventura sul mercato azionario è cominciato per l’Aurora il 23 ottobre 2018.

Canopy G. Corporation

Proseguendo l’analisi delle società, la Canopy Growth Corporation è un’azienda che ha da poco cambiato nome, in quanto negli anni scorsi aveva come nome ufficiale Tweed Marijuana Inc. La sua sede è a Smith Falls, nell’Ontario, nata ad opera di Bruce Linton nel 2014. A partire da settembre 2018 il nome della società aveva la nomea di azienda più capitalizzata del mercato. Non a caso si tratta della prima società in assoluto ad essersi quotata in borsa.

La Tilray

Infine ma non meno importante c’è la società Tirlay, azienda quotata nel NASDAQ (TLRY) e presente sul mercato dal 2013. Può essere considerata una delle più allettanti e preziose aziende cui affidare un investimento. Anche questa è un’azienda canadese, con sede a Nanaimo in British Columbia.

Tilray è diventata pertanto leader mondiale nella ricerca, per coltivare, lavorare e distribuire la cannabis medica. Viene ritenuta la più affidabile in assoluto al mondo.

A conclusione di ciò possiamo dunque dire che l’investimento in cannabis si appresta ad essere una possibilità allettante se fatta nel modo giusto. Questo vuol dire che bisogna saperlo fare in modo ponderato, senza improvvisazioni, con la giusta calma e il giusto tempo per imparare i trucchi di questo mondo tanto affascinante. L’importante è investire con sicurezza.