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Come utilizzare le Onde di Elliot

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Cosa sono le Onde di Elliot?

Lo studio degli andamenti dei mercati non è una materia degli ultimi anni: oggi il trading online non fa altro che utilizzare strumenti analitici già teorizzati in passato, come nel caso delle onde di Elliott. La teoria delle onde di Elliott risale al primo ventennio del ‘900 ad opera di Ralph Nelson Elliott, un economista e analista che si interessò allo studio degli schemi dei mercati.

Fu il primo a teorizzare che gli andamenti dei mercati non fossero caotici ma regolari e schematici: essi seguivano dei cicli che dovevano essere riconosciuti per poter prevedere gli andamenti successivi e, quindi, impostare le proprie strategie di trading.

La teoria di Elliott nel trading si basa sul riconoscimento delle cosiddette onde impulsive e correttive. Le onde impulsive sono quelle che permettono di identificare l’inizio di uno specifico trend, mentre l’onda correttiva permette di riconoscerne la fine.

Tuttavia, non si deve credere che la struttura ad onde sia così semplice e immediata: ogni onda, infatti, va riconosciuta e inserita all’interno di un ciclo. Il ciclo ideale è costituito da otto differenti onde, cinque impulsive e tre correttive. Queste possono essere considerate come andamenti ascendenti e discendenti del ciclo, ossia inizio e fine del trend.

Chi conosce i mercati sa bene che gli andamenti non sono mai regolari per cui le onde possono, al loro interno, contenere delle onde più piccole, che rappresentano dei cicli di minore durata che possono, a loro volta, presentare anche andamenti in controtendenza rispetto al ciclo principale. Per poter operare con le onde di Elliott, quindi, è fondamentale riconoscere i trend e, a seconda del tipo di trading che si sta conducendo, o del mercato in cui si opera, optare per un ciclo a maggiore o minore durata.

I picchi di massimo e di minimo che vengono generati dalle onde, infatti, rappresentano i movimenti dei trend al rialzo o al ribasso: al loro interno, tuttavia, è possibile riconoscere lievi oscillazioni che non sono necessariamente indice di un cambio di direzione del trend principale,  quanto piuttosto variazioni momentanee degli andamenti del mercato.

Se vuoi iniziare a fare trading usando le Onde di Elliot, ti consigliamo di valutare i tre broker che seguono. Sono Autorizzati dalla Consob ad operare in Italia. Potrai anche chiedere aiuto a un consulente per applicare quello che hai imparato. Offrono corsi online di trading gratuiti.

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Le principali caratteristiche di un’onda di Elliott

I trader alle prime armi, sentendo parlare delle onde di Elliott, possono pensare che rappresentano un modo grafico semplice e immediato per fare trading online. Anche se questa strategia di trading è relativamente semplice, va comunque sottolineato che prima di poterla utilizzare è necessario uno studio accurato per poter comprendere quali siano le differenti tipologie di onde, le loro caratteristiche e, quindi, il loro significato.

Per prima cosa, quindi, è necessario sapere che le onde si basano sulla serie di Fibonacci. Questo permette quindi di riconoscere e definire la durata e la caratteristica di ogni ciclo e il numero di onde in esso contenuto.

Inoltre, è necessario sapere che la teoria delle onde di Elliott nel trading prevede ben nove diverse categorie di onde: la differenza tra le categorie è data dalla posizione dell’onda stessa all’interno del ciclo.

Già si è detto delle due onde principali, ossia quella impulsiva e quella correttiva. Di seguito si esamineranno in dettaglio altre tipologie di onde previste nella teoria, ricordando che una buona conoscenza delle stesse permette di definire al meglio la propria strategia di trading, sia essa nel Forex, nei CFD o in altri asset.

Le onde impulsive

Le onde impulsive sono quelle che aprono un ciclo. Al loro interno si possono riconoscere cinque differenti onde più piccole che vengono regolarmente indicate con i numeri crescenti da uno a cinque. La uno, la tre e la cinque sono onde che seguono la tendenza principale mentre la due e la quattro presentano andamento in controtendenza. In un ciclo al rialzo, quindi, le onde dispari avranno direzione ascendente mentre quelle pari saranno discendenti.

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Le onde correttive

Le onde correttive, invece, sono un po’ più complesse in quanto presentano andamenti più vari. Si distinguono tre principali tipologie di onde correttive:

  • le cosiddette a zig-zag;
  • le onde a correzione piatta o flat;
  • a triangolo.

Le onde a zig-zag

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Un’onda correttiva a zig-zag deve prevedere necessariamente un determinato numero di andamenti: cinque discendenti, tre ascendenti e ulteriori cinque discendenti. Si possono poi verificare delle variazioni più complesse, che portano alla formazione di un doppio o triplo zig-zag. Le onde a zig-zag sono tipiche di variazioni rapide degli andamenti del mercato.

Le onde a correzione piatta (flat)

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Si verifica questa situazione quando i vertici delle diverse onde si trovano in posizioni particolari e ben definite: nello specifico, quello delle due onde ascendenti o di quelle discendenti si trovano alla stessa altezza per cui, se si disegna una retta che unisce tali punti, si ottiene una parallela alla posizione orizzontale. Non sempre questo tipo di onda è ben definito e spesso viene confuso con l’andamento a zig-zag creando problemi nelle impostazioni delle strategie di trading.

L’andamento a triangolo

Questo tipo di correzione per le onde è il più complesso da riconoscere: si verifica quando le distanze tra i picchi delle onde al rialzo e ribasso si avvicinano sempre di più creando quindi un andamento convergente verso un unico punto. I triangoli che si formano possono avere andamenti differenti, ascendenti o discendenti, in base alla direzione principale del trend. Si tratta di un tipo di onda che viene riconosciuta in maniera corretta soprattutto dai trader più esperti.

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Fare trading con le onde di Elliott

Prima di iniziare a giocare in borsa è necessario scegliere una strategia di trading. Quella delle onde di Elliott garantisce una serie di certezze anche se, naturalmente, quando si fa trading bisogna sempre ricordare che si sta operando in un settore ad alto rischio. Per poter operare con le onde di Elliott è necessario per prima cosa scegliere tra le piattaforme di trading che permettono di applicare questo tipo di strumento grafico.

Questa strategia permette infatti di individuare la direzione del trend e di riconoscere gli andamenti oscillatori interni, cioè i piccoli scostamenti dal trend principale. Una buona valutazione di questi andamenti è fondamentale per poter definire il proprio trading optando per investimenti in borsa a breve, medio o lungo termine.

Ad esempio, si può scegliere di aprire una posizione long o di fissare uno stop loss dopo aver definito i punti specifici previsti in un’onda a zig-zag, che permetteranno di prevedere, con una buona approssimazione, il posizionamento e il cambio di tendenza del trend. Questa strategia permette quindi di avere sempre un perfetto controllo dei range entro i quali si muovono i prezzi del mercato, assicurando un minor rischio nel trading.

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Onde impulsive e correttive, come usarle per fare Trading

onda_impulsiva_correttiva_elliotCome avrai quindi capito, i prezzi si muovono in onde impulsive e correttive. Sapendo individuare i movimenti dei mercati,  aiuta a prevedere quale sarà il prossimo aumento del prezzo. Cerchiamo, in breve, di spiegare, di nuovo, cosa sono le onde di impulso e correttive e poi come usarle per fare soldi in borsa.

Un’onda di impulso rappresenta un grande movimento di prezzo e un trend chiaro. Un trend rialzista indica, spesso, il raggiungimento di prezzi più alti perché, ogni volta che il prezzo sale, il movimento al rialzo sale e dentro onde più grandi di prima.  Le onde correttive sono invece le onde più piccole che si verificano all’interno di una tendenza.

Quando individui delle onde impulsive, devi aprire una posizione nella direzione di queste onde, perché è lì che i prezzi stanno andando.  Le onde impulsive offrono una migliore possibilità di realizzare un grande profitto rispetto alle onde correttive.

Le onde correttive sono di solito usate per entrare in una posizione durante una tendenza, nel tentativo di individuare un movimento successivo al movimento più grande e precedente.

Acquista durante i pullback o quando individui delle le onde correttive e quando ti trovi in un trend rialzista, e mantieni la posizione durante la nuova onda e quando il prezzo sale ancora più in alto. Vai invece Short, durante le onde correttive, in una tendenza al ribasso e per trarre profitto dalla conseguente onda di movimento verso il basso.

L’ utilizzo delle onde impulsive e correttive viene anche sfruttato per capire quando un trend sta cambiando direzione. Se un grafico dei prezzi mostra grandi mosse verso l’alto, con piccole onde correttive intermedie, e poi si verifica un movimento dei prezzi molto più grande, questo è un segnale che il trend rialzista potrebbe essere terminato. Poiché gli impulsi si verificano nella direzione del trend, il grande movimento verso il basso, che è maggiore delle precedenti onde correttive e grande quanto le onde dell’impulso verso l’alto, ci fa capire che la tendenza è ora in discesa.

Se la tendenza è al ribasso, e si verifica un movimento di grande impatto, che è grande quanto le precedenti onde al ribasso e durante un trend al ribasso, questo significa che la tendenza è ora in aumento. In questo caso, i trader cercheranno di acquistare durante la prossima onda correttiva.

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Trend e Pullback dei Prezzi  

Nelson ha scoperto che quando una tendenza al rialzo è in corso, in genere ha tre grandi movimenti di prezzo verso l’alto, intervallati da due correzioni. Questo crea uno schema a cinque onde: impulso, correzione, impulso, correzione e un altro impulso. Queste cinque onde sono chiamate rispettivamente da onda uno a onda cinque.

Il trend al rialzo è seguito da tre onde più basse: un impulso verso il basso, una correzione verso l’alto e poi un altro impulso verso il basso. Queste onde sono chiamate A, B e C.

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Nelson ha anche scoperto che questi movimenti sono frattali, il che significa che lo schema si verifica su fotogrammi di piccole e grandi dimensioni. Ad esempio, la prima onda di impulsi più alta all’interno di una tendenza al rialzo, su un grafico giornaliero, è composta da cinque onde su un grafico orario. Le onde correttive sono composte da tre onde più piccole se visualizzate su una tabella temporale minore.

Proprio come le onde impulsive e correttive che aiutano a determinare quando entrare in una posizione, e in quale direzione si muove un trend, questo schema dei prezzi può essere utilizzato, a nostro favore, nello stesso modo. Per esempio, supponiamo di avere un movimento verso l’alto di un certo CFD, ad esempio un CFD di Amazon. E supponiamo di avere un movimento verso l’alto, con un onda impulsiva,  dove seguirà, probabilmente, una correzione del prezzo. Questa correzione al ribasso si manifesterà spesso in tre ondate: una piccola discesa goccia, una piccola salita e poi un’altra piccola discesa. Puoi usare questo metodo per migliorare i tempi dell’entrata nel mercato e aspettare la seconda discesa del prezzo. Ottenere un profitto quando il prezzo inizia a scendere la prima volta è troppo presto, poiché probabilmente, di solito, arriva sempre un’altra discesa.

Allo stesso modo, una volta che ci sono stati tre grandi movimenti verso l’alto, il trend rialzista potrebbe essere arrivato alla sua fine. Un’onda di impulso al ribasso confermerebbe quindi che il prezzo è probabilmente inferiore e il trend rialzista è davvero finito.

Questo schema di trading tende a verificarsi in mercati ampiamente negoziati con un volume elevato, come lo SPDR S & P 500 ETF (SPY) o con grandi titoli azionari.  Lo schema è più difficile da individuare, o non si verifica, in singoli titoli azionari di piccole società, più inclini a movimenti basati sull’acquisto e la vendita di poche persone.

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Dimensione della correzione nelle Onde di Elliot

Quando si fa trading online e si entra nel mercato durante una correzione, e in un trend rialzista, o in un trend al ribasso, è utile sapere quanto è grande la correzione alla quale stiamo andando incontro.

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Sulla base del modello a cinque onde, l’onda uno è la prima onda d’impulso di una tendenza e l’onda due è la prima correzione. L’onda tre è l’impulso successivo, seguito dall’onda correttiva quattro e dall’onda d’impulso cinque.

In base allo studio di Nelson, l’onda due è in genere il 60 percento della lunghezza dell’onda uno. Se l’onda uno avanza di 1 euro, l’onda due avrà probabilmente un calo del prezzo di circa 0,60 euro. Se è l’inizio di una tendenza al ribasso e l’onda uno è stata di 2 euro, la correzione al rialzo che vedremo è spesso di 1,20 euro.

L’onda due è seguita dall’onda d’impulso tre. La terza onda di un trend è di solito la più grande, e molto più grande di quella dell’onda successive. L’onda quattro viene appunto dopo la 3 ed è di solito minore del 30-40% della grandezza dell’onda numero tre. Ad esempio, se l’onda tre ci presenta un prezzo di 3 euro, il prezzo dovrebbe diminuire e arrivare a  0,90 / 1,20 euro durante la quarta onda. Lo stesso concetto vale per un trend di discesa.

Queste sono medie studiate e rappresentate da vari grafici storici. Le correzioni dei prezzi possono essere inferiori o superiori alla media e su ogni singola operazione. Tuttavia, anche avere un’idea approssimativa di quanto è probabile durante una correzione può aiutarci a fare soldi in borsa.

Utilizzare questi 3 metodi di trading insieme

Utilizza questi tre metodi aprendo solo posizioni nella direzione delle onde impulsive. Take trade durante le onde correttive. Cerca segnali di ingresso in una posizione solo una volta che il prezzo ha corretto il suo valore medio. È improbabile che la correzione si fermi esattamente ai livelli di percentuale precedentemente discussi, quindi è consigliabile effettuare operazioni leggermente al di sopra o al di sotto dei livelli percentuali descritti.

Considera di tenere traccia di ogni onda e avere un approccio globale sui prezzi che stai analizzando. Ad esempio, dopo uno schema a cinque onde verso l’alto, di solito segue un declino di tre onde più grande. Per esempio, guardando la direzione delle onde impulsive si possono segnalare potenziali variazioni di trend, e questo segnale è più forte se messo insieme a un pattern di impulsi a cinque onde o ad un pattern di correzione a tre onde.

Questi tre metodi da utilizzare con le onde di Elliot possono migliorare le tue capacità di analizzare i mercati finanziari e raffinare il tuo ingresso in una posizione, ma non sono perfetti. La teoria può essere complessa da applicare, in quanto non è sempre facile individuare uno schema a cinque e tre onde. Molte volte ci si confonde. Il concetto di impulso e di onde correttive è applicabile a tutti i mercati e tutti gli intervalli di tempo.

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Per concludere – Le Onde di Elliot e i CFD

Quando si fa trading online, è fondamentale scegliere un broker che assicuri una buona quantità di strumenti di trading, come le onde di Elliott. Questa strategia si basa sul riconoscimento grafico degli andamenti di mercato e può essere utilizzata per investire in CFD, per il trading nel Forex, nelle criptovalute e in moltissimi altri asset.

Alla base della teoria vi è sempre una buona conoscenza dei mercati e dei metodi di analisi degli stessi. Diventa quindi fondamentale, prima di applicare questa strategia, studiare in maniera approfondita il mercato di interesse, per una maggiore consapevolezza sulle proprie modalità di trading.