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Come fare trading di EOS CFD’S su Plus500

Come fare trading di EOS CFD’S su Plus500

Come fare trading di EOS CFD’S su Plus500?

Sempre più utenti si stanno facendo domande in merito. Questa criptovaluta, pur non essendo ufficialmente nata (la ICO è ancora in corso e terminerà all’inizio del mese di giugno), sta destando notevole interesse per via di peculiarità che approfondiremo nei prossimi paragrafi.
Nella guida che abbiamo preparato per te, illustreremo questi aspetti ma anche le basi del trading EOS su Plus500, uno dei broker più famosi del mondo e riferimento fondamentale per chi vuole operare con le criptovalute con sicurezza.

EOS crypto: ecco cosa sapere

Prima di entrare nel vivo di come fare trading di EOS con Plus500 vediamo un attimo le peculiarità della valuta digitale in questione. Come già detto, EOS è attualmente in fase di ICO. Il termine previsto è per il 1 giugno.
Dall’inizio dell’ICO, però, è stata registrata una notevole attenzione da parte degli investitori. Questo ha portato, per esempio, a un aumento di valore agli inizi del 2018. Il suddetto, a sua volta, ha comportato un balzo per la capitalizzazione di EOS, portandola a superare i 6 miliardi di dollari.

Entrando maggiormente nel dettaglio delle caratteristiche della criptovaluta, ricordiamo che è contraddistinta da una blockchain diversa rispetto a quella delle altre valute digitali. Alla base della stessa ci sono i seguenti concetti:

  • Scalabilità: con questa definizione, si intende la capacità del sistema di supportare un determinato numero di transazioni. L’obiettivo del team di sviluppo di EOS è di permettere transazioni molto rapide, di massimo 10 secondi ciascuna.
  • Flessibilità: in questo caso, si parla della possibilità di bloccare un’operazione sbagliata. Esempio molto frequente è quello dell’utente che vuole effettuare una transazione e sbaglia l’indirizzo el destinatario.
  • Usabilità: un’altra parola chiave dell’universo EOS è l’usabilità. In concreto, significa che il sistema deve essere accessibile anche a chi non ha conoscenze informatiche professionali.

Dietro al progetto c’è un team guidato da Daniel Larimer. ll suo nome è legato a un altro aspetto molto importante per il trading online, ossia il concetto di DAO. Di cosa si tratta? Di un pattern architetturale per la gestione della persistenza, grazie al quale è possibile mantenere una separazione molto rigida tra le varie componenti delle applicazioni. Quando si parla di EOS, è molto importante citare anche l’algoritmo di consenso DPoS (Delegated Proof of Stake). Come funziona? Come tutti gli altri algoritmi, ma con maggiori garanzie per quel che concerne la sicurezza. Entrando maggiormente nello specifico, ricordiamo che è suddiviso in due parti. Ecco quali:

  • Processo di elezione, grazie al quale i possessori della criptovaluta possono mantenere il controllo.
  • Processo di produzione.

In grado di funzionare anche in presenza di una forte quantità di condizioni poco favorevoli, questo algoritmo è anche capace di verificare la provenienza e la qualtà dei nodi. Viene utilizzato con EOS ma anche con le criptovalute Bitshares e Steem.

Il team di sviluppo di EOS, che si propone di distribuire un miliardo di token ora della fine della ICO, ha tra gli obiettivi finali anche quello di creare fiducia verso la blockchain, così da attirare nuovi investitori. Fondamentale a tal proposito è il finanziamento del progetto block.one. Tramite il suddetto, si vuole arrivare alla creazione di una blockchain la cui tecnologia sia accessibile a tutte le imprese. Le realtà in questione, secondo i progetti degli sviluppatori di EOS, potranno usufruire della tecnologia e sfruttarne i vantaggi per i loro business. In poche parole, il progetto EOS si propone di diventare un punto di riferimento per un’economia sempre più decentrata.

Un ecosistema così complesso e ambizioso ha un White Paper costitutivo? Certo che sì! Per la precisione dobbiamo dire che ne ha due. Il primo, conosciuto come Technical White Paper, è caratterizzato dalla presenza di numerosi riferimenti tecnici. Il target è quello degli sviluppatori. Il secondo White Paper, invece, va definito più correttamente come Technical White Paper. In questo caso i destinatari principali sono gli investitori. Le pagine del documento, infatti, sono dedicate al contesto economico in cui si spera che EOS possa svilupparsi.

Concludiamo ricordando che parlare di EOS significa escludere il concetto di mining. Quando si discute di questa valuta digitale, infatti, bisogna ricordare che esistono i produttori di blocchi (i server che hostano il sistema operativo) che, quando assolvono il loro compito, vengono ricompensati con nuovi token EOS. La criptovaluta, per ora, ha visto un movimento rialzista attorno alla fine del 2017. Ad aprile 2018, però, è arrivato un traguardo importante, ossia il raggiungimento dei massimi. EOS è l’unica criptovaluta che, nei primi mesi del suddetto anno, ha toccato i propri massimi storici. Detto questo, possiamo entrare nel vivo del trading di EOS con Plus500.

EOS criptovaluta: come fare trading con Plus500

Eccoci arrivati al momento di soffermarci sul trading di EOS CFD’S con Plus500. Prima di parlare dell’approccio pratico, però, diamo qualche informazione sul broker. Plus500 è uno dei migliori broker del mondo. Online dal 2008, è dotato di licenza CySEC dal 2014 ed è considerato il maggiore fornitore di CFD sul web. I Contracts for Difference sono strumenti derivati grazie ai quali è possibile fare trading senza bisogno di acquistare l’asset.
Il loro compito, infatti, è quello di replicarne l’andamento. Questo permette al trader di guadagnare sia in caso di crescita del valore dell’asset, sia in caso di perdita di valore. Per questo motivo, non è davvero il caso di farsi prendere dal panico quando una criptovaluta, sia essa EOS o Bitcoin, vive la seconda situazione.

E’ importante ricordare che molta gente perde soldi con il trading online, è quindi importante studiare.

I CFD non sono economici e privi di commissioni. Uno degli oneri da considerare è infatti lo spread, ossia la differenza tra bid e ask. I CFD, però, hanno anche degli aspetti a cui fare attenzione. Il principale è indubbiamente la leva finanziaria. Questo moltiplicatore, consente di esporsi sul mercato con una somma più alta rispetto al deposito iniziale. Facciamo un esempio molto semplice. Immaginiamo un trader che effettua un deposito da 100 euro – il minimo richiesto per operare su Plus500 – e ha a disposizione un effetto leva 1:30.
Cosa significa? Che ogni sua posizione viene calcolata su 3000 euro. Questo significa che vengono amplificati sia i guadagni, sia le perdite. Per questo motivo, è necessario avere confidenza con lo stop loss, ossia il meccanismo grazie al quale è possibile indicare al broker quando arrestare le perdite.

Trading con Plus500: come operare con EOS

Come fare trading di EOS con Plus500? La procedura è davvero semplice anche per chi ha poca confidenza con il trading online. Ma è fondamentale imparare e studiare per non perdere soldi.  Prima di tutto, è necessario accedere al portale Plus500.com. A questo punto, bisogna cliccare su “Inizia a fare trading adesso” (pulsante blu).
Cosa succede? Semplicemente che ci si trova davanti a una schermata che prevede la scelta tra conto con denaro reale e conto demo. Il secondo è considerato l’opzione migliore per chi è alle prime armi. Attenzione, però: non deve essere preso come soluzione perenne. Dopo qualche ora, è infatti il caso di aprire il conto con denaro reale, l’unica soluzione per comprendere le caratteristiche e i rischi del trading online. Come già detto, per avviarlo è necessario un deposito minimo di 100 euro.

Per capire meglio la situazione, però, continuiamo a muoverci in ambiente demo. Il conto in questione, è contraddistinto da un ambiente di trading molto immediato. Come è chiaro dall’immagine sottostante, basta davvero poco per iniziare. Bisogna innanzitutto digitare il nome dell’asset nell’apposito record.

trading con plus500

Doo averlo, è possibile iniziare a gestire le posizioni, ovviamente virtualmente dato che sul conto demo non sono accreditati soldi veri. Un’altra opzione possibile consiste nel reperire la dicitura EOS dal menu sulla parte sinistra della pagina. Un vantaggio notevole di questo approccio riguarda la possibilità di impratichirsi anche con l’impostazione degli allarmi. Grazie al conto demo di Pus500, infatti, è possibile imparare come ricevere un avviso ogni volta che l’asset raggiunge un determinato prezzo.

Concludiamo ricordando che questo broker consente di fare trading anche in mobilità. Per farlo è sufficiente scaricare una delle due app dedicate dalla medesima pagina che permette di scegliere tra conto demo e conto con denaro reale.

E’ importante ricordare che il 80.6% dei conti degli investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta attentamente se puoi permetterti di correre questo alto rischio di perdere denaro.