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Brexit, EU Tusk disposto a una proroga

impatto brexit su economia

Londra boccia l’Hard Brexit ma sul NO dell’accordo resta il caos totale

Caos totale a Londra, a seguito del “NO deal” dove il parlamento ha bocciato l’ipotesi di hard brexit. Gli inglesi hanno, invano, provato ad allontanare il fantasma di un uscita dall’Europa senza raggiungere un accordo. L’ intesa di divorzio pianificata dalla May insieme alla EU era stata bocciata.

La UE e’ però disposta ad offrire un estensione sui negoziati se il Regno Unito fosse pronto a rivedere la sua strategia sulla Brexit.

Il Presidente del Consiglio Europeo Donal Tusk ha twittato e affermato che “chiederà, durante le consultazioni del Consiglio Europeo, una proroga che darà tempo agli Inglesi di riformulare una proposta e piano Brexit, in modo da poter costruire un consenso globale intorno all’uscita dall’Europa della Gran Bretagna”

In Italia invece, nessuno sembra essere preoccupato. Il Vice Premier Luigi Di Maio, intervenuto da Matera, ha dichiarato “La Brexit non mi preoccupa, noi dobbiamo solo focalizzarci su due cose: tutelare gli Italiani che vivono in Gran Bretagna e i loro interessi, e riuscire a chiudere dei contratti con tutte quelle aziende che lasceranno la Gran Bretagna. Dobbiamo essere pronti ad ospitarli in Italia, e specialmente al Sud, in modo da poter attrarre investimenti importanti per il nostro paese.

“Se l’attuale Accordo di divorzio venisse approvato”, a Westminster , “è molto probabile che il Regno Unito abbia bisogno di più tempo per discutere, almeno 2-3 mesi, in modo da poter mettere in piedi il loro piano di uscita dall’Europa in maniera efficiente. Considerando l’interesse comune nella risoluzione della questione Brexit, garantire tempo, non sarà difficile” ha dichiarato, sempre su Twitter, Eleanor Sharpston, Avvocato Generale della Corte di giustizia Europea.

Una pausa garantirebbe al Parlamento Britannico, invece, di andare a un terzo rischioso voto sul divorzio dall’Europa, di poter valutare scenari differenti, e prendere delle scelte importanti e attese ormai da tutto il mondo. Tuttavia, a meno che sia richiesta e confermata un’estensione, il Regno Unito lascerà l’UE alla mezzanotte del 29 marzo, in base alla legge dell’Unione europea.